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sabato 17 novembre 2007

PETIZIONE POPOLARE: LO SPORT E' UN DIRITTO DI TUTTI


Leverano, come tutti noi sappiamo, non è solo un paese in cui si parla di sport.
È un paese in cui lo sport si pratica.
Naturalmente ciò non sta a significare che a Leverano è possibile praticare sport più facilmente che in altri paesi.
La mancanza di impianti sportivi e la disattenzione delle istituzioni verso la soluzione di problematiche legate a ciò, è la dimostrazione di come lo sport non venga considerato elemento fondamentale per la crescita socio-culturale dei ragazzi.
Quando si parla di promozione sportiva si va bel oltre la semplice attività sportiva, si parla soprattutto di progettualità, di esperienze, di educazione, di valori.
Lo sport visto come momento di aggregazione e socializzazione; come mezzo attraverso cui superare ed abbattere le barriere classiste che oggi la società ci impone; come strumento che possa far crescere nuove generazioni con la convinzione che lo spirito di squadra è cosa ben più importante dell’ambizione personale. Lo sport visto come possibilità di riscatto per chi vive situazioni disagiate; come scuola di vita attraverso cui insegnare lo spirito di sacrificio volto al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
“Una società moderna deve dare ai giovani la possibilità di conoscere lo sport facendoli uscire dalle gabbie di cemento e di ferro in cui li hanno richiusi gli errori dei grandi dandogli spazi e zone verdi di gioco. Così essi potranno vivere quel grande ritorno alla natura che è sempre più invocato e necessario. Ci sembra quindi opportuno che il privilegio di pochi divenga anche in Italia il diritto di tutti”. Come ci ricordano le parole di Giulio Onesti, lo sport non può essere una faticosa conquista ma un vero e proprio diritto di tutti i cittadini, al pari di quello alla salute o all’istruzione.
Un campo sportivo fatiscente ed impraticabile, un palazzetto dello sport ancora in uno stato di arretratezza cronico, la mancanza di un parco dove poter praticare jogging, l’inesistenza di un solo campo da tennis, l’impossibilità di avere una piscina, in un paese sportivo come pochi altri, sono interrogativi che esigono una risposta immediata.
È proprio per questo che ci facciamo promotori e primi sostenitori di una petizione popolare rivolta a scuotere l’inerzia di una amministrazione disattenta alle problematiche giovanili e ad ottenere la convocazione di un Consiglio Comunale aperto monotematico con i seguenti ordini del giorno:
1. “Relazione cognitiva sullo stato dei lavori per la realizzazione del palazzetto dello sport e previsione dei tempi di praticabilità dello stesso”;
2. “Relazione cognitiva sui progetti dell’attuale amministrazione con riferimento alla rimessa in sesto del terreno di gioco del Campo Sportivo ed alla volontà di realizzare aree verdi dove poter praticare sport di vario genere”.

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