Poverini...in un certo qual mondo manco è colpa loro. Loro vedono i film, col neonazista burbero e barbaro, con le svastiche tatuate in faccia...e pensano "Beh! Anche da noi sarà così!".
Dopo il trionfo elettorale della destra ci vorrebbe proprio un bel fattaccio di cronaca che possa creare un caso "neofascisti" o meglio ancora "nazi-skin". E così da settimane è partita la caccia al nazi-skin... Lo si cerca, lo si evoca, non si sta più nella pelle nella speranza di vederne uno, con svastiche attaccate ai coglioni grosse come ruote di carro che affonda i denti voraci nella sua preda "diversa". Mi è rimasto in mente il servizio di Repubblica TV sui fatti del Pigneto, o meglio, sul RAID neonazista del Pigneto, come lo chiamavano loro -Clicca qui per vedere il servizio di Repubblica TV-. A un certo punto la giornalista chiede: "gli aggressori avevano delle svastiche?". L'equivalente dell'altra grande prova di giornalismo che si esprime quando al padre o alla madre del bambino ucciso domandano "cosa prova?". Svastiche? Qualcuno ha mai visto, anche solo in qualche concerto, gente con le "svastiche" addosso? La signora giornalista se era a caccia di omosessuali cosa avrebbe domandato? "Ha visto qualcuno con i cazzi disegnati in faccia?"Alla risposta titubante ma negativa dell'intervistato lei non demorde, e insiste: "Ha visto se tra loro c'era qualcuno con la testa rasata?" Grande segno distintivo la testa rasata...lo sappiamo. Mezza popolazione maschile italica, con problemi di calvizie, "porta" la testa rasata. Tutti nazi-skin. E così, mentre il vero "mazziere" (questo il nuovo termine usato dagli scribacchini in mancanza d'altro...forse il nostro dà le carte in qualche casinò), si va a costituire mostrando sull'avambraccio il tatuaggio col faccione del Che Guevara (e mentre si vocifera ci sia anche un uomo di colore tra gli aggressori), gli amati giornalisti continuano la loro infruttuosa caccia al NAZI-SKIN. Qualcuno dovrà pur spiegarglielo, prima o poi, che loro, i pennivendoli, inventarono al tempo il termine "nazi-skin" e che lo stereotipo a cui sono a caccia non è che vada proprio per la maggiore, almeno qui in Italia. E che comunque, anche fosse, nessuno in certi ambienti si definisce "nazi-skin"...per cui, scusate il machiavellismo, il nazi-skin non esiste. A cacciar chimere si perde solo tempo o, come nel caso dei nostri cari giornalisti, si accumulano solo ulteriori, pietose, figure di merda.
L'Ostile il Turbo-brunbrun-skin!
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