Dopo le elezioni politiche del 2006 anche l'ultima tornata elettorale, a Leverano, manifesta un esito contrastante con quanto accaduto l'anno scorso nelle elezioni amministrative che videro vincitrice assoluta la lista di centro-sinistra guidata dal Sindaco Cosimo Durante.
Un esito, quello delle amministrative, tanto scontato quanto preoccupante alla luce del netto risultato ottenuto dal Popolo della Libertà nelle elezioni politiche del 13 e 14 Aprile che lo attesta ad una percentuale, sia alla Camera che al Senato, del 40% superiore di 6 punti percentuali a quanto ottenuto dal Partito Democratico.
Una situazione reiterata negli anni che si presenta in tutte le tornate elettorali che lasciano gli elettori liberi di manifestare la propria volontà.
Risultato delle amministrative del 2007 riconducibile sicuramente alle scelte fatte dalle forze politiche territoriali e non sposate dall'elettorato, alla lontananza di chi le ha rappresentate dalla società civile, dai problemi della gente, alla mancanza di un'azione politica sviluppata negli anni e forse alle dissonanze tra gli schieramenti presentatisi e dichiaratisi di centro-destra.
Ma il vero male della società leveranese è l'ELETTORATO RICATTABILE. Ogni qualvolta i cittadini possono esprimere la loro preferenza senza curarsi di dover dare conto a qualcuno per scontare qualche favore fattogli, l'esito è politico e tendente a destra. Lo si è visto alle ultime politiche, ma anche alle politiche del 2006 ed alle Europee del 2004.
Una cupola del clientelismo e della politica del favore; una prassi consolidata, propria della sinistra, di far passare diritti dei cittadini come servizi offerti eccezionalmente grazie all'intervento di qualche assessore, di qualche consigliere e dello stesso Sindaco.
Un esito, quello delle amministrative, tanto scontato quanto preoccupante alla luce del netto risultato ottenuto dal Popolo della Libertà nelle elezioni politiche del 13 e 14 Aprile che lo attesta ad una percentuale, sia alla Camera che al Senato, del 40% superiore di 6 punti percentuali a quanto ottenuto dal Partito Democratico.
Una situazione reiterata negli anni che si presenta in tutte le tornate elettorali che lasciano gli elettori liberi di manifestare la propria volontà.
Risultato delle amministrative del 2007 riconducibile sicuramente alle scelte fatte dalle forze politiche territoriali e non sposate dall'elettorato, alla lontananza di chi le ha rappresentate dalla società civile, dai problemi della gente, alla mancanza di un'azione politica sviluppata negli anni e forse alle dissonanze tra gli schieramenti presentatisi e dichiaratisi di centro-destra.
Ma il vero male della società leveranese è l'ELETTORATO RICATTABILE. Ogni qualvolta i cittadini possono esprimere la loro preferenza senza curarsi di dover dare conto a qualcuno per scontare qualche favore fattogli, l'esito è politico e tendente a destra. Lo si è visto alle ultime politiche, ma anche alle politiche del 2006 ed alle Europee del 2004.
Una cupola del clientelismo e della politica del favore; una prassi consolidata, propria della sinistra, di far passare diritti dei cittadini come servizi offerti eccezionalmente grazie all'intervento di qualche assessore, di qualche consigliere e dello stesso Sindaco.
Una partita politica giocata scorrettamente, utilizzando tutti i mezzi, anche quando si tratta di studi medici in cui si dovrebbe solo pensare a curare i propri mutuati.
Una situazione sinonimo di malessere sociale, di difficoltà da parte dei giovani di trovare impiego, se non in una qualche ditta incaricata dal Comune e su indicazione di qualche "potente". Posti di lavoro temporanei ed illusori che mai possono dare certezza al futuro di chi li occupa ma che certamente contribuiscono a rendere ricattabili chi ne usufruisce e ad accresce e consolidare il consenso.
Una politica ben lontana dal nostro intenderla, distante dal suo vero significato. Una Politica attenta a risolvere problemi dei singoli individui e mai concentrata e ferma nell'indirizzare la collettività sulla giusta via.
A noi l'arduo compito di trasmettere questo malessere istituzionale alla gente ormai scoraggiata e rassegnata a subire le scelte degli altri; a noi il compito di dare ai Leveranesi un'alternativa valida alla sinistra; a noi il compito di lavorare, di ascoltare la gente, di essere portavoci dei loro problemi; a noi il compito di combattere per ridare al nostro paese la libertà di scegliere, la speranza in un futuro migliore e una classe dirigente degna di questo nome.
Erroi Giancarlo
Consigliere Comunale AN
Una situazione sinonimo di malessere sociale, di difficoltà da parte dei giovani di trovare impiego, se non in una qualche ditta incaricata dal Comune e su indicazione di qualche "potente". Posti di lavoro temporanei ed illusori che mai possono dare certezza al futuro di chi li occupa ma che certamente contribuiscono a rendere ricattabili chi ne usufruisce e ad accresce e consolidare il consenso.
Una politica ben lontana dal nostro intenderla, distante dal suo vero significato. Una Politica attenta a risolvere problemi dei singoli individui e mai concentrata e ferma nell'indirizzare la collettività sulla giusta via.
A noi l'arduo compito di trasmettere questo malessere istituzionale alla gente ormai scoraggiata e rassegnata a subire le scelte degli altri; a noi il compito di dare ai Leveranesi un'alternativa valida alla sinistra; a noi il compito di lavorare, di ascoltare la gente, di essere portavoci dei loro problemi; a noi il compito di combattere per ridare al nostro paese la libertà di scegliere, la speranza in un futuro migliore e una classe dirigente degna di questo nome.
Erroi Giancarlo
Consigliere Comunale AN
3 commenti:
Vai Giancarlo, stavolta abbiamo vinto.
Speriamo sia l'inizio di un cammino che ci veda sempre più protagonisti nello scenario comunale, provinciale e regionale!!!
siete proprio sbagliati
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